Norme di Disciplina    (
dalD.P.R. n. 235 del 21 Novembre 2007 e dal Regolamento d’Istituto- delibera n. 6 del 15.12.2014)

Il D.P.R. 235 del 21 novembre 2007, recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 249 del 24 giugno 1998, stabilisce le norme di disciplina che le Istituzioni scolastiche sono tenute ad applicare e su cui si basa il nostro Regolamento d’Istituto.

Si riportano di seguito i punti salienti.

  • Compito preminente della scuola è educare e formare: a questo principio è improntata qualsiasi azione disciplinare.

  • I provvedimenti disciplinari tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

  • Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

  • La sanzione deve essere tempestiva per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.

  • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare.

Esse mirano alla presa di coscienza da parte dello studente dell’errore commesso e all’impegno a ripararlo e non ripeterlo.

  • Nella scelta della sanzione disciplinare occorre sempre tenere conto della personalità e della situazione dello studente.

  • Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe.

  • La volontarietà della violazione disciplinare determina la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare.

  • La ripetizione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, determina una sanzione più grave.

  • Nel caso di danneggiamenti volontari e atti di vandalismo è richiesta la riparazione e/o il risarcimento totale del danno.

  • La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo sulle strategie di recupero.

ESEMPI DI COMPORTAMENTI DA SANZIONARE

  • Ritardi ripetuti.

  • Ripetute assenze saltuariee/o “strategiche”.

  • Assenze o ritardi non giustificati.

  • Mancanza del materiale didattico (libri, quaderni, tuta e scarpe da ginnastica, divisa ecc.) occorrente per le attività previste.

  • Non rispetto delle consegne a casa.

  • Non rispetto delle consegne a scuola.

  • Falsificazione delle firme e delle valutazioni.

  • Disturbo delle attività didattiche.

  • Introduzione e utilizzo del cellulare, di giochi, pubblicazioni o oggetti non richiesti nell’ambito dell’attivitàscolastica.

  • Mancanza di rispetto dei regolamenti di laboratori e spazi attrezzati.

  • Danni ai locali, agli arredi e al materiale della scuola.

  • Furti, danneggiamenti e mancato rispetto della proprietà altrui.

  • Mancanza di rispetto, linguaggio e gesti irriguardosi e offensivi verso gli altri.

  • Violenze psicologiche e/o minacce verso gli altri.

  • Aggressione verbale e violenze fisiche verso gli altri.

  • Pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone.

Le sanzioni, che vanno dal richiamo verbale alla sospensione delle lezioni fino a quindici giorni, sono stabilite dai docenti e dal Dirigente Scolastico. Le sospensioni oltre i quindici giorni per gravi fatti di rilevanza penale e/o di pericolo per l’incolumità delle persone, tali da richiedere l’intervento degli Organi Istituzionali di competenza, sono decise dal Consiglio d’Istituto.

  • In caso di sanzione con sospensione dalle lezioni, il Dirigente Scolastico ne invia comunicazione scritta ai genitori, specificandone motivazione e durata.

  • Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, lo studente ed i genitori sono tenuti a mantenere contatti con la scuola, per il recupero delle lezioni e per preparare il rientro in classe.

  • Contro le sanzioni disciplinari che prevedono la sospensione è ammesso ricorso scritto da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno.

NATURA E CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI

Sanzioni di tipo A

(decise dal singolo docente e/o dal docente coordinatore di classe)

A1. Richiamo verbale.

A2. Invito alla riflessione individuale, anche fuori dell’aula.

A3. Richiamo verbale e invito alla riflessione guidata alla presenza e con la guida del Dirigente Scolastico.

A4. Consegna da svolgere in classe/casa, significativa e commisurata.

A5. Sospensione temporanea dell’intervallo.

A6. Ammonizione scritta sul quaderno “Scuola Insieme”.

A7. Convocazione dei genitori.

A8. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul quaderno “Scuola Insieme”

eventualmente controfirmata dal Dirigente Scolastico.

A9. Ritiro del materiale/oggetti non richiesti per l’attività e consegna ai genitori.

A10. Riordino/pulizia.

Sanzioni di tipo B

(decise dal docente coordinatore/Dirigente Scolastico e/o dal consiglio di classe )

B1. Ammonizione ufficiale da parte del Dirigente Scolastico.

B2. Diffida scritta con comunicazione alla famiglia da parte del coordinatore e/o del Dirigente Scolastico.

B3. Convocazione ufficiale dei genitori.

B4. Sospensione dalle visite guidate, viaggi d’istruzione, gruppi sportivi o altre attività, con l’obbligo della presenza

a scuola.

B5. Risarcimento del danno.

B6. Sospensione dalle lezioni per 1 giorno.

B7. Sospensione dalle lezioni fino a 3 giorni.

B8. Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni.

Sanzioni di tipo C

(decise dal consiglio d’istituto)

C1. Sospensione oltre i 15 giorni, nel caso di fatti di rilevanza penale e/o di pericolo per l’incolumità delle persone.